La Riserva Naturale Orientata di Vendicari si estende per più di otto chilometri, lungo la costa Sud-Orientale della Sicilia, tra Noto Marina e la località San Lorenzo.
Vendicari è caratterizzata da diversi specchi d’acqua a differente salinitá (pantani) che nel corso dei secoli hanno subito poche manomissioni da parte dell’Uomo, conservando quindi una buona integrità ambientale. Per questo sono stati annoverati fra gli ambienti umidi maggiormente rappresentativi d’Italia. Tale naturalità ha consentito anche l’inserimento di Vendicari nella lista delle zone umide di importanza internazionale redatta dalla convenzione di Ramsar nel 1971.
I primi atti amministrativi a tutela dell’area risalgono al 1974, quando la Soprintendenza ai Beni Monumentali ed Ambientali di Catania appone il vincolo paesaggistico, in seguito ratificato dall’Assessorato per i Beni Culturali ed Ambientali della Regione Siciliana, che dichiara l’intero sito “zona di notevole interesse pubblico”.
La necessità di salvaguardare e valorizzare un ambiente quasi incontaminato induce alcune associazioni ambientaliste locali a fare pressioni sugli organismi regionali, affinché fossero adottate misure di protezione dell’area più incisive. Così nel 1980 si giunge all’emanazione della Legge Regionale n° 84, che assegna all’Amministrazione Forestale siciliana il potere di acquisire al Demanio Regionale le aree ritenute di rilevante interesse naturalistico. Durante lo svolgimento delle procedure di espropriazione, nel 1984, venne emesso il decreto di istituzione della riserva, denominata Riserva Naturale Orientata “Oasi Faunistica di Vendicari”.
Nel 2000 il Ministero dell’Ambiente, recependo una direttiva dell’Unione Europea, ha inserito la Riserva di Vendicari nell’elenco delle cosiddette Zone di Protezione Speciali (ZPS), mentre i Fondali di Vendicari sono stati compresi tra i Siti di Importanza Comunitaria (SIC).
La finalità istituzionale della Riserva è di consentire la sosta e la nidificazione della fauna (avifauna) ed il recupero della vegetazione psammofila e mediterranea, consentendo la tutela delle specie e degli habitat presenti.
L’area protetta é divisa in due parti: una zona di riserva integrale e una zona di pre-riserva, denominate rispettivamente zona A e zona B, segnalate da apposita cartellonistica. La zona A é estesa 521,3 ettari, la Zona B é estesa 714,4 ettari, per un totale quindi di 1235,7 ha.
La gestione è affidata al Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana; nell’ambito delle attivitá di gestione sono stati individuati una serie di percorsi che, diramandosi per tutta la riserva, consentono ai visitatori di osservare gli ambienti più significativi.
Dall’ingresso principale è possibile accedere facilmente alla parte centrale della riserva e visitare quindi Pantano Grande, Pantano Roveto, il complesso tonnara – torre Sveva, Pantano Piccolo. Nel periodo estivo si può usufruire degli ingressi di Eloro, Calamosche e Mariannelli, consigliati per raggiungere le omonime spiagge. Per visitare, infine, la parte meridionale della riserva ed anche la zona archeologica dei Maccari si consiglia l’ingresso di Cittadella.
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